Le Nuove Agevolazioni Fiscali per le Ristrutturazioni Edilizie e l’Efficientamento Energetico nel 2025

Nel 2025, la Legge di Bilancio ha ridefinito le regole dei bonus edilizi in Italia, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale e la sicurezza strutturale, razionalizzando la spesa pubblica. Le nuove misure mirano a incentivare la riqualificazione, il risparmio energetico e la sicurezza sismica, con detrazioni fiscali variabili in base all’intervento e alla destinazione d’uso dell’immobile.

A. Bonus Ristrutturazioni (Art. 16-bis TUIR)

Il Bonus Ristrutturazioni offre una detrazione del 50% su un massimale di spesa di 96.000 € per unità immobiliare per interventi sull’abitazione principale. Per le seconde case, la detrazione scende al 36%. Dal 2026 al 2027, le aliquote si ridurranno ulteriormente al 36% per l’abitazione principale e al 30% per le altre abitazioni, con il massimale invariato. Dal 2028, la detrazione sarà del 30% con un tetto di spesa di 48.000 €. I beneficiari includono proprietari, usufruttuari, locatari, soci di cooperative edilizie, imprenditori individuali e familiari conviventi. Gli interventi ammessi comprendono manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, risparmio energetico, ricostruzione post-calamità, eliminazione delle barriere architettoniche, bonifica dell’amianto, sicurezza antifurto, cablatura degli edifici e contenimento dell’inquinamento acustico.

B. Ecobonus (Art. 14 DL 63/2013)

L’Ecobonus incentiva la riqualificazione energetica degli edifici esistenti con detrazioni del 50% per l’abitazione principale e del 36% per le altre abitazioni. Dal 2026 al 2027, le aliquote si ridurranno rispettivamente al 36% e al 30%. I massimali di spesa variano in base all’intervento: 100.000 € per la riqualificazione energetica globale, 60.000 € per interventi sull’involucro edilizio e collettori solari, 30.000 € per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, 15.000 € per sistemi di domotica, 100.000 € per sistemi di micro-generazione, 48.000 € per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, e 3.000 € per colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Gli interventi devono riguardare edifici esistenti e accatastati, con impianto di riscaldamento funzionante. È richiesta l’asseverazione tecnica e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) prima e dopo l’intervento. Dal 2025, le caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili sono escluse dagli incentivi.

C. Sismabonus (Art. 16 DL 63/2013)

Il Sismabonus offre una detrazione del 50% su un massimale di spesa di 96.000 € per unità immobiliare per interventi sull’abitazione principale. Per le altre abitazioni, la detrazione è del 36%. Dal 2026 al 2027, le aliquote si ridurranno rispettivamente al 36% e al 30%, mantenendo il massimale di 96.000 €. Le aliquote maggiorate del 70%, 75%, 80% e 85% per il miglioramento del rischio sismico non sono più applicabili per le nuove spese sostenute nel 2025. Gli interventi ammessi includono misure antisismiche, messa in sicurezza statica, riduzione del rischio sismico, demolizione e ricostruzione di edifici, classificazione e verifica sismica, e installazione di sistemi di monitoraggio strutturale.

D. Bonus Barriere Architettoniche

Il Bonus Barriere Architettoniche mantiene una detrazione del 75% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. I limiti di spesa sono 50.000 € per edifici unifamiliari, 40.000 € per unità immobiliari in edifici da 2 a 8 unità, e 30.000 € per unità immobiliari in edifici con più di 8 unità. La detrazione è ripartita in 5 quote annuali di pari importo. Il bonus copre spese per ascensori, montascale, elevatori esterni e rampe, ma esclude la ristrutturazione di bagni e la sostituzione di finestre/porte.

E. Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata. Il massimale di spesa è di 5.000 €, ripartito in 10 quote annuali di pari importo. L’acquisto deve essere finalizzato all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia agevolata.

F. Superbonus (Breve Aggiornamento)

Il Superbonus offre una detrazione del 65% per le spese sostenute nel 2025, applicabile agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti presentata la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA). La detrazione è ripartita in 10 quote annuali. Il tasso del 110% rimane applicabile solo per interventi in comuni colpiti da terremoti con stato di emergenza dichiarato dopo il 2008.

Requisiti Specifici e Novità Cruciali della Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce due novità di particolare rilevanza che impattano profondamente l’accesso e la quantificazione delle agevolazioni fiscali:

  • la differenziazione basata sull’abitazione principale: la maggiorazione dell’aliquota di detrazione al 50% per Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus richiede che il contribuente detenga un diritto di proprietà o un diritto reale di godimento sull’immobile e che l’immobile sia designato come abitazione principale;
  • l’introduzione del Plafond Familiare, che fissa un tetto massimo agli oneri e alle spese eleggibili per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 €, con limiti di spesa detraibile determinati in base alla fascia di reddito: per redditi tra 75.000 € e 100.000 €, il plafond massimo di spese detraibili è di 14.000 €. Per redditi superiori a 100.000 €, il plafond massimo di spese detraibili è di 8.000 €.

A questi importi base deve essere applicato uno specifico coefficiente moltiplicativo, legato alla composizione del nucleo familiare:

  • 0,50 se nessun figlio fiscalmente a carico.
  • 0,70 con un figlio a carico.
  • 0,85 con due figli a carico.
  • 1 con tre o più figli a carico o almeno uno con disabilità.

 

Procedura per Richiedere le Detrazioni: Adempimenti e Scadenze

Per accedere alle agevolazioni fiscali, è necessario rispettare una serie di adempimenti procedurali e documentali.

Documentazione necessaria

Per poter beneficiare delle detrazioni, è essenziale raccogliere e conservare un’ampia gamma di documenti:

  • Asseverazioni tecniche: Rilasciate da professionisti abilitati, queste attestano la conformità dei lavori ai requisiti tecnici e di efficienza energetica, in particolare per Ecobonus e Sismabonus.
  • Attestato di Prestazione Energetica (APE): Richiesto prima e dopo l’intervento, è fondamentale per dimostrare il miglioramento di classe energetica (per Ecobonus e Superbonus) e per valutare l’efficacia degli interventi (anche per Bonus Ristrutturazioni).
  • Schede informative ENEA: Devono contenere le specifiche dei materiali utilizzati e delle prestazioni energetiche raggiunte, obbligatorie per Ecobonus e Superbonus.
  • Fatture e ricevute dei pagamenti: Comprovano le spese effettivamente sostenute per i lavori.
  • Abilitazioni amministrative: È necessario conservare le concessioni, autorizzazioni, CILA, SCIA o altri titoli abilitativi richiesti dalla vigente normativa edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare. Qualora la normativa non preveda alcun titolo abilitativo, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che indichi la data di inizio dei lavori.
  • Delibera assembleare e tabella millesimale: Per gli interventi eseguiti sulle parti comuni condominiali, è richiesta una copia della delibera assembleare di approvazione dei lavori e della tabella millesimale di ripartizione delle spese.
  • Visto di conformità: Obbligatorio per interventi Ecobonus superiori a 10.000 €.

 

Modalità di pagamento (Bonifico Parlante)

I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale “parlante”, riportando:

  • La causale del versamento, con riferimento alla norma agevolativa (es. “Spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio ai sensi dell’articolo 16-bis del Dpr 917/1986” per il Bonus Ristrutturazioni).
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
  • La partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato (ovvero l’impresa esecutrice dei lavori).

Qualsiasi pagamento non eseguito tramite bonifico bancario o postale, o che non riporti le indicazioni richieste, rende il pagamento non idoneo alla detrazione, comportando la perdita del beneficio.

 

Comunicazioni obbligatorie

Oltre alla corretta documentazione e al metodo di pagamento, è fondamentale rispettare le scadenze per le comunicazioni agli enti preposti:

  • ENEA: Per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e per le ristrutturazioni che comportano un risparmio energetico (Bonus Ristrutturazioni), la comunicazione all’ENEA deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori tramite il portale dedicato. La mancata o tardiva comunicazione all’ENEA comporta la perdita del diritto alle detrazioni fiscali. Non sono previste multe o sanzioni dirette, ma si rinuncia al potenziale risparmio sulle tasse. In alcuni casi, è possibile rimediare con una comunicazione tardiva, ma è sempre consigliabile evitare il rischio.
  • Agenzia delle Entrate: Le detrazioni vengono recuperate in dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi PF) in 10 quote annuali di pari importo. Dal 17 febbraio 2023, non è più possibile optare per lo “sconto in fattura” o per la “cessione del credito d’imposta”.

 

Esempi Pratici di Calcolo del Beneficio Fiscale

Per illustrare l’impatto delle nuove regole, in particolare del plafond familiare e della differenziazione per abitazione principale, si considerano alcuni casi tipo.

Caso Tipo 1: Ristrutturazione edilizia su abitazione principale con reddito medio.

  • Scenario: Un contribuente con reddito complessivo di 60.000 € (inferiore alla soglia del plafond familiare), sostiene spese per 80.000 € nel 2025 per la ristrutturazione della propria abitazione principale (rifacimento impianto idraulico, sostituzione infissi, rifacimento bagno).
  • Calcolo:
    • Spesa massima detraibile per Bonus Ristrutturazioni: 96.000 € (la spesa sostenuta di 80.000 € rientra in questo limite).
    • Percentuale di detrazione: 50% (abitazione principale nel 2025).
    • Detrazione totale spettante: 80.000 € * 50% = 40.000 €.
    • Quota annuale di detrazione (ripartita in 10 anni): 40.000 € / 10 = 4.000 €/anno.
  • Beneficio: Il contribuente recupererà 4.000 € all’anno per 10 anni. In questo caso, il plafond familiare non si applica, essendo il reddito inferiore a 75.000 €.

Caso Tipo 2: Intervento di efficientamento energetico su seconda casa con reddito elevato e impatto del plafond.

  • Scenario: Un contribuente con reddito complessivo di 105.000 € (superiore a 100.000 €), con un figlio a carico (coefficiente 0.70), sostiene spese per 70.000 € nel 2025 per l’installazione di un cappotto termico su una seconda casa.
  • Calcolo del Plafond Familiare:
    • Importo base per reddito > 100.000 €: 8.000 €.
    • Coefficiente familiare (1 figlio): 0.70.
    • Plafond di spese detraibili: 8.000 € * 0.70 = 5.600 €.
  • Calcolo del Beneficio Fiscale:
    • Spesa sostenuta: 70.000 €.
    • Massimale Ecobonus per cappotto termico: 60.000 €  (la spesa eccedente il massimale non è comunque detraibile).
    • Percentuale di detrazione: 36% (seconda casa nel 2025).
    • Detrazione teorica su spesa ammessa: 60.000 € * 36% = 21.600 €.
    • Quota annuale teorica (ripartita in 10 anni): 21.600 € / 10 = 2.160 €/anno.
    • Impatto del Plafond: La quota annuale di spesa detraibile (prima dell’applicazione del plafond) è 60.000 € / 10 = 6.000 €/anno. Questo valore (6.000 €) supera il plafond familiare di 5.600 €. Pertanto, la spesa effettivamente eleggibile per la detrazione (per anno) sarà limitata al plafond: 5.600 €.
    • Detrazione effettiva annuale: 5.600 € * 36% = 2.016 €/anno.
  • Beneficio: Il contribuente recupererà 2.016 € all’anno per 10 anni, subendo una “perdita” di detrazione di (2.160 € – 2.016 €) = 144 € all’anno a causa del plafond.

Caso Tipo 3: Intervento Sismabonus su abitazione principale con reddito elevato e impatto del plafond.

  • Scenario: Un contribuente con reddito complessivo di 80.000 € (tra 75.000 € e 100.000 €), con due figli a carico (coefficiente 0.85), sostiene spese per 90.000 € nel 2025 per interventi antisismici sull’abitazione principale.
  • Calcolo del Plafond Familiare:
    • Importo base per reddito 75.000 € – 100.000 €: 14.000 €.
    • Coefficiente familiare (2 figli): 0.85.
    • Plafond di spese detraibili: 14.000 € * 0.85 = 11.900 €.
  • Calcolo del Beneficio Fiscale:
    • Spesa sostenuta: 90.000 €.
    • Massimale Sismabonus: 96.000 € (la spesa sostenuta rientra in questo limite).
    • Percentuale di detrazione: 50% (abitazione principale nel 2025, Sismabonus uniformato).
    • Detrazione totale spettante: 90.000 € * 50% = 45.000 €.
    • Quota annuale di detrazione (ripartita in 5 anni per Sismabonus): 45.000 € / 5 = 9.000 €/anno.
    • Impatto del Plafond: La quota annuale di spesa detraibile (prima dell’applicazione del plafond) è 90.000 € / 5 = 18.000 €/anno. Questo valore (18.000 €) supera il plafond familiare di 11.900 €. Pertanto, la spesa effettivamente eleggibile per la detrazione (per anno) sarà limitata al plafond: 11.900 €.
    • Detrazione effettiva annuale: 11.900 € * 50% = 5.950 €/anno.
  • Beneficio: Il contribuente recupererà 5.950 € all’anno per 5 anni, subendo una “perdita” di detrazione di (9.000 € – 5.950 €) = 3.050 € all’anno a causa del plafond.


Errori Comuni da Evitare per Non Perdere il Diritto alle Detrazioni

La complessità del sistema dei bonus edilizi nel 2025 aumenta il rischio di errori che possono compromettere il diritto alle detrazioni. Tra gli errori più frequenti si annoverano:

  • Mancanza o incompletezza della documentazione;
  • Errori nel bonifico parlante;
  • Mancato rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie: anche se l’impresa esecutrice attesta la conformità, la responsabilità ultima ricade sul contribuente;
  • Omessa o tardiva comunicazione all’ENEA;
  • Sottovalutazione del nuovo plafond familiare;
  • Confusione tra cumulabilità e alternative tra bonus: per le medesime spese, il contribuente può fruire solo di uno dei benefici fiscali, non di entrambi;
  • Pagamenti non tracciabili;
  • Affidarsi a imprese non qualificate o senza verificare l’idoneità;
  • Mancanza di un contratto dettagliato.

La complessità del sistema dei bonus si estende oltre il mero calcolo dei benefici, pervadendo l’intero processo dalla pianificazione all’esecuzione e alla documentazione. La severità delle conseguenze per gli errori sottolinea che i contribuenti, anche con le migliori intenzioni, sono a rischio elevato di non conformità senza una guida esperta.